Rossi: Gestire la colica renale può essere difficile per il medico di famiglia non tanto perché si tratta di somministrare terapie particolarmente complesse o perché la diagnosi sia impegnativa. Da una parte il medico è tentato di trattare a domicilio il paziente avendo però qualche volta il timore di scambiare per colica renale una condizione potenzialmente mortale come un aneurisma dell'aorta addominale in fase di rottura o una gravidanza extra-uterina. Qualche volta, dopo aver somministrato la terapia, invia il paziente al PS inutilmente perché la sintomatologia dolorosa si risolve durante il tragitto o all'arrivo in ospedale. Viene a trovarsi così tra Scilla e Cariddi di una possibile sottovalutazione del quadro clinico o al contrario di un atteggiamento troppo prudente.
Ressa: Mi sembri un po’ troppo allarmista.
Rossi Un consenso elaborato da medici di famiglia e specialisti urologi ha cercato di fornire dei punti di riferimento su come affrontare la colica renale in ambiente extra-ospedaliero [1].