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Infezioni delle vie urinarie |
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Rossi: Beh, in vari modi. Si usa distinguerle, basandosi sulla sede anatomica nella quale si sviluppa l'infezione, in IVU delle alte vie (pielonefriti) e delle basse vie (cistiti, uretriti, prostatiti). Un'altra classificazione distingue invece le IVU in non complicate (cistiti e pielonefriti nelle donne senza anomalie dell'apparato urinario) e complicate (IVU negli uomini, negli anziani, nelle gravide, nei cateterizzati, oppure se sono presenti anomalie dell'apparato urinario).
Ressa: Dunque negli uomini una IVU è per definizione sempre complicata. Questo è un dato da tenere a mente: nelle donne una semplice cistite si tratta senza ricorrere ad indagini diagnostiche strumentali, negli uomini no. Bene. Puoi parlarci adesso delle IVU non complicate?
Rossi: Sono frequentissime nella pratica del medico di famiglia: si calcola che almeno il 50% delle donne ne soffrirà una volta nella vita. I seguenti fattori sono stati associati ad un aumento del rischio di IVU: rapporti sessuali frequenti, mancata emissione di urina dopo il rapporto sessuale, uso del diaframma o di creme spermicide, storia di IVU ricorrenti, diabete. Nell'80% circa dei casi si riscontra, come agente etiologico, l'Escherichia Coli; altri germi in causa sono lo Stafilicocco Saprophiticus (5-10% dei casi), più raramente la Klebsiella e il Proteus Mirabilis.
Ressa: Quali sono i sintomi?
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