Ressa: Lasciamo questa parentesi linguistica e andiamo avanti...
Rossi: Alcune volte può esserci dolore o fastidio sovrapubico. Altre volte ci può essere, associata ai sintomi caratteristici, ematuria macroscopica, cosa che spaventa la paziente e la induce a ricorrere al medico con urgenza.
Ressa: In questi casi che consiglieresti di fare?
Rossi: Direi che in caso di ematuria macroscopica è prudente eseguire un'ecografia dell'apparato urinario per escludere una patologia reno-vescicale (neoplasie, calcolosi), anche se la sintomatologia dovesse risolversi subito con la terapia antibiotica, come del resto succede nella maggior parte delle pazienti. Utile inoltre controllare l'avvenuta eradicazione con un' urocoltura a distanza di un paio di settimane.
Ressa: Estenderei la raccomandazione di indagare anche in caso di infezioni urinarie recidivanti e aggiungerei all'ecografia che hai citato un esame citologico delle urine.
Rossi: Attenzione però. Se si richiede un esame citologico delle urine quando è presente ancora il processo flogistico si corre il rischio di una interferenza dell' infiammazione nella lettura e questo potrebbe portare a inviare il paziente dall'urologo per una cistoscopia che verosimilmente sarebbe inutile. Senza contare che non è certo un esame piacevole. Conviene quindi aspettare che l'urocoltura si negativizzi e l'esame del sedimento non mostri più segni di leucocituria/piuria. Debbono destare sospetto soprattutto i casi di sintomi urinari persistenti/ricorrenti in special modo se associati a microematuria.