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Iperplasia prostatica benigna |
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Rossi: L'IPB è molto frequente negli uomini dopo i 50 anni. Secondo dati autoptici essa colpisce circa il 40-50% dei maschi ultracinquantenni e più dell'80% degli ottantenni. Tuttavia la prevalenza scende a circa il 4-5% se si considerano non i dati anatomici ma dei criteri diagnostici che prendano in considerazione l'entità dei disturbi, il volume prostatico valutato con ecografica > 30 ml, un flusso urinario massimo < 10 ml/sec e un volume residuo post-minzionale > 50 ml. Le cause dell'IPB sono sconosciute ma vi sono implicati sicuramente dei meccanismi di tipo ormonale. Dal punto di vista anatomico si formano dei noduli di iperplasia fibroadenomatosi a livello della regione peri-uretrale che crescendo vanno a comprimere l'uretra (causando i disturbi tipici) e nello stesso tempo spingono lateralmente e all'infuori la capsula prostatica. L'ostruzione uretrale provoca dapprima ipertrofia della muscolatura vescicale (vescica da sforzo) e successivamente formazione di diverticoli vescicali, infezioni, formazione di calcoli. In alcuni casi l'ostruzione prolungata può provocare idronefrosi e compromissione della funzionalità renale (che peraltro io non ho mai visto).
Ressa: Neanche io, nemmeno in organi diventati dei meloni.
Rossi: I sintomi sono caratterizzati da pollachiuria, nicturia, diminuzione della forza del mitto, sensazione di incompleto svuotamento, gocciolamento finale, talora incontinenza. Il quadro può complicarsi con una ritenzione urinaria acuta che richiede una cateterizzazione d'urgenza: il paziente non riesce ad urinare, lamenta dolore di tipo colico in regione ipogastrica e la palpazione dell'addome permette di avvertire il caratteristico globo vescicale.
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