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Iperplasia prostatica benigna |
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Ressa: Io dividerei i sintomi in due gruppi: ostruttivi e irritativi; la precisazione non è capziosa perché spesso il prostatico oltre ad avere un aumento volumetrico dell’organo accusa anche sintomi da flogosi e/o infezioni ripetute causate da una sovrapposta prostatite. L’embricazione delle due patologie può portare fuori strada se si confondono le due componenti e può capitare che, magari, il paziente venga avviato a procedure chirurgiche che ridurranno i sintomi ostruttivi ma non quelli irritativi, che spesso sono i più fastidiosi; il risultato finale sarà, quindi, insoddisfacente.
Rossi: La gravità dei sintomi viene valutata secondo un punteggio messo a punto dall'American Urological Association [1]. Il punteggio si ottiene ponendo al paziente 7 domande (senso di incompleto svuotamento dopo la minzione, necessità di urinare < 2 ore dopo l'ultima minzione, necessità di urinare in 2 tempi, difficoltà a posporre la minzione, quanto spesso il getto urinario è debole, necessità di sforzarsi per iniziare la minzione, bisogno di alzarsi di notte per urinare). Ad ognuno di questi sintomi viene attribuito un punteggio cha varia da zero a cinque e a seconda del punteggio raggiunto l'IPB viene distinta in lieve (fino a 7 punti), moderata (8-19 punti), grave (>=20 punti).
Ressa: Questi sistemi però non vengono usati dal clinico pratico che può benissimo fare una valutazione della gravità basandosi su quanto i sintomi disturbano e incidono sulla qualità di vita del paziente. Passiamo all’inquadramento diagnostico.
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