Rossi: L' esplorazione rettale è una pratica che viene poco attuata dal MMG e demandata di solito all'urologo. Essa permette di evidenziare dimensioni, consistenza, dolorabilità e noduli sospetti. Accertamenti da richiedere sono l'esame urine (per evidenziare microematuria), un'urinocoltura, la creatinina per esplorare la funzione renale, la glicemia (talora il diabete può dare sintomi urinari che si confondono con quelli dell'IPB). Di solito si richiede anche un PSA perché in questo caso non si tratta di screening ma di soggetti sintomatici. Ricordo che l'IPB comporta spesso un aumento del PSA oltre il valore soglia (rimando al capitolo sullo screening del cancro prostatico). Un'ecografia pelvica associata ad eco transrettale permette da una parte di quantificare con una buona approssimazione il ristagno post-minzionale e la volumetria prostatica oltre che evidenziare se ci sono segni di alterazioni periferiche della ghiandola e coinvolgimento della capsula prostatica che possono far sospettare una patologia neoplastica.
Ressa: Mi ricordo tutto il periodo storico in cui si chiedeva al paziente di urinare in decubito laterale, con la sonda nel sedere, il pappagallo in mano e un estraneo che lo guardava (il medico). Ne uscivano fuori dotte discussioni sulla apertura del collo vescicale e sul residuo minzionale, ridicolo. Per fortuna adesso si toglie la sonda, si fa urinare il paziente in bagno e poi lo si riesamina.