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Disfunzione erettile |
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Rossi: Secondo alcuni studi la prevalenza della disfunzione erettile si aggirerebbe sul 40% e oltre della popolazione esaminata [1,2]. Si tratta però di dati americani. In Italia frequenze così elevate sono riportate solo per anziani > 70 anni mentre per le fasce d'età più giovani (50-70 anni) la prevalenza si aggira sul 15-25% [4]. In realtà la mia esperienza mi porta a riferire percentuali ancora più basse. Questo dipende da una certa ritrosia dei pazienti a parlare col proprio medico di problemi legati ad una sfera molto intima come quella sessuale oppure i pazienti non ne parlano perché non ritengono la disfunzione erettile un problema di salute? E vi è da chiedersi, in questo secondo caso, se sia proponibile uno screening generalizzato della disfunzione erettile da porre in atto su tutti i pazienti oltre una certa soglia d'età o se non convenga invece limitare l'attenzione ai pazienti a rischio (cardiopatici, diabetici, ecc.).
Ressa: Parlaci delle cause.
Rossi: Sono molteplici. Anzitutto l'invecchiamento; poi fattori psicologici (ansia, depressione., difficoltà relazionali), malattie endocrine (ipogonadismo, iperprolattinemia, tireopatie, Cushing, Addison),malattie vascolari (aterosclerosi, cardiopatia ischemica, arteriopatie periferiche, disordini dei corpi carvenosi, incompetenza venosa delle vene peniene).
Ressa: Non dimentichiamo che anche i farmaci possono dare disfunzione erettile (antipertensivi, antidepressivi, psicofarmaci, estrogeni e antiandrogeni, digoxina), oppure l' abuso di sostanze (alcol, marijuana, narcotici, fumo di sigaretta).
Rossi: Ricordo anche il diabete, l'ipertensione, l'insufficienza renale, l'iperlipemia, la BPCO, le malattie nervose (cerebropatie, lesioni midollari, neuropatie periferiche, lesioni dei nervi pudendi)
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