Sani: Come esami di primo livello, necessari per una prima “scrematura” eseguirei i seguenti: Emocromo + formula e piastrine, transaminasi, markers epatite B e C, VES, Ab anti Helicobacter pylori, Ab antitiroidei, ANA, ENA, IgE totali. Con questa “batteria” di esami possiamo “intercettare” le cause più frequenti di orticaria.
Rossi Ho letto da qualche parte che l'orticaria cronica è una della patologie più frustranti per il medico perché l'identificazione di una causa precisa spesso non avviene e i farmaci tradizionali danno risultati insufficienti. In certi casi sembra si tratti di una vera e propria malattia autoimmune provocata da autoanticorpi diretti contro il recettore per le IgE o le IgE stesse. La diagnosi si baserebbe sul cosiddetto test del siero autologo. Potresti spiegarci di cosa si tratta e se veramente vale la pena di introdurre il test nella pratica del medico di famiglia? Quali farmaci vengono usati per queste forme?
Sani: Pare che circa il 25% dei pazienti affetti da orticaria cronica idiopatica possegga autoanticorpi di classe IgG diretti contro il recettore ad alta affinità per le IgE (FceRI) posto sul mastocita in grado di fissare il complemento e rilasciare istamina. La presenza di tale meccanismo autoimmune può essere svelato mediante un test che prevede l’iniezione intradermica dello stesso siero del paziente (test del siero autologo - ASST). L’esecuzione di questo test è però ancora effettuata a livello sperimentale solo in centri di ricerca. Il test è positivo nel 50% circa delle orticarie croniche idiopatiche in fase attiva mentre è negativo nelle altre forme di orticaria cronica. A questo test va associata la ricerca nel siero altri autoanticorpi organo- e non organo-specifici che spesso sono concomitanti (in particolare anticorpi antitiroide).