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Intolleranze alimentari |
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pag 7
Sulla attendibilità di tali test esistono in letteratura pareri controversi, ma se è vero che su tale parametro influiscono diverse variabili (diagnosi corretta, standardizzazione della metodica, esperienza dell'operatore, ambiente ecc.) l'attendibilità dei test è comunque suffragata dai risultati clinici ottenuti con l'astensione dagli alimenti risultati positivi. Va sottolineato che come per ogni test diagnostico, la specificità aumenta in relazione a quanto più precisa sia l'indicazione e da ciò scaturisce l'importanza di una corretta diagnosi. Gli eventuali risultati contrastanti sono spesso causati dall'indiscriminato utilizzo dei test in assenza delle valutazioni anamnestiche e clinico-strumentali che sono alla base della medicina e che purtroppo vengono talvolta tralasciate. Occorre dire che se si prescrive una dieta di astensione alimentare bisogna impostarne una corretta di sostituzione che non sia priva di nutrimenti essenziali e pertanto bisogna avere buona conoscenza delle famiglie biologiche, dei gruppi alimentari e della composizione degli alimenti. Contrariamente a quanto si osserva nelle reazioni allergiche, il paziente intollerante potrà tornare a reintrodurre i cibi secondo la tecnica di rotazione. Prima di procedere alla reintroduzione alimentare è necessario verificare la possibilità di una doppia reazione immunitaria (IgG4 /IgE) attraverso l'esecuzione di Rast alimentare specifico. La negatività a tale test permetterà di insistere periodicamente nella reintroduzione alimentare di un cibo verso il quale si realizza ancora "reazione avversa ".
Ressa: Come concludereste?
Cosentino-Giuliano: Le intolleranze alimentari vanno tenute nella giusta considerazione nel puzzle diagnostico di ogni giorno ed il non volerne riconoscere l'esistenza rappresenterebbe un comportamento negligente. Per gli scettici ricordiamo che molte delle sostanze (serotonina, istamina, ossido nitrico etc. ) imputate nel determinismo di patologie gastrointestinali molto comuni, quali la malattia da reflusso gastro-esofageo e la sindrome da intestino irritabile trovano riscontro tra quelle liberate nelle reazioni immunitarie.
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