|
|
|
|
|
|
|
|
|
L'esame obiettivo neurologico |
|
|
pag 2
VALUTAZIONE DELLA MOTILITA' La motilità segmentaria si valuta facendo compiere, a paziente disteso, dei movimenti attivi degli arti superiori e inferiori. La forza muscolare si valuta con il test di Mingazzini: a paziente disteso con gli occhi chiusi si valuta la capacità di tenere le braccia tese in avanti e le gambe alzate: se vi è una diminuzione del tono muscolare un braccio e/o una gamba tendono, più o meno lentamente, ad abbassarsi. Per gli arti inferiori è più sensibile la manovra che si esegue a paziente prono: il medico fa “stancare” i muscoli posteriori della coscia e del polpaccio facendo compiere passivamente dei movimenti di flessione ed estensione della gamba sulla coscia, poi si sospende a 45 gradi la gamba e si chiede al paziente di mantenere la posizione, un cedimento indica un danno piramidale. Il tono muscolare si valuta facendo compiere dei movimenti passivi agli arti superiori e inferiori.Il tono può essere normale, aumentato, ridotto. Nello spastico piramidale si ha il classico segno del coltello a serramanico: se si cerca di far muovere il braccio paralizzato s’incontra dapprima una resistenza che poi si riesce a vincere e il braccio viene esteso a molla ricordando il movimento di un coltellino. Nel Parkinson si ha invece il segno della troclea dentata: se si cerca di vincere la resistenza del braccio, questo cede a scatti e il movimento è avvertibile con la mano del medico poggiata sul tricipite omerale. Il tropismo muscolare va valutato perché una sua riduzione indica di solito una miopatia anche se naturalmente vari altri tipi di lesioni neurologiche possono provocare tale aspetto (lesione del secondo motoneurone, paralisi flaccida).
|
|
|
|
|
|
|
|
2004 - 2024 © Pillole.org Reg. T. di Roma 2/06 |
|
|
ore 22:51 | 1284272 accessi| utenti in linea:
27242
Realizzato con ASP-Nuke 2.0.5
|