IL NISTAGMO I nuclei dei tre nervi oculomotori sono collegati tra loro e con le strutture vestibolari e labirintiche in modo tale che gli occhi rimangano in asse. Il nistagmo è caratterizzato da movimento ritmici dei globi oculari, a scosse, orizzontali o verticali. Si distingue un nistagmo periferico (legato ad una lesione del labirinto e caratterizzato da una fase lenta in cui i bulbi oculari vengono portati verso il lato sano e una fase rapida verso il lato leso che ha lo scopo di riportare i bulbi in posizione centrale) e un nistagmo centrale (legato a lesioni del tronco cerebrale, non ha le caratteristiche così ben definite come quello periferico perché può essere parziale, rotatorio o verticale). Il nistagmo può essere spontaneo oppure essere provocato per esempio con la chiusura e apertura degli occhi oppure ponendo il capo in determinate posizioni (come per esempio nella manovra di Dix-Hallpike) o con determinati test (stimolazione termica o meccanica come la sedia rotatoria). Di questi aspetti si farà qualche cenno nel capitolo sulle vertigini.
VALUTAZIONE DEI DISTURBI DEL LINGUAGGIO Possiamo distinguere la disartria e l'afasia. Nella disartria il paziente non riesce ad articolare bene le parole, sembra quasi bofonchiare. Può essere dovuta a cause periferiche (per esempio un banale ascesso dentario) oppure a lesioni del cervelletto (parola scandita) o dell'emisfero non dominante. L'afasia (dovuta a lesioni dell'emisfero dominante) viene distinta a sua volta in motoria (il paziente capisce ciò che gli si chiede e tenta disperatamente di parlare ma non ci riesce), sensitiva (il paziente parla fluentemente ma non riesce a capire i messaggi altrui, verbali o scritti, per cui non risponde a domande precise) e globale.