Rossi: Si calcola che ne venga colpito circa il 12% della popolazione. È più frequente nel sesso femminile con un rapporto di circa 3:1. Si tratta non di rado di un problema sommerso: secondo alcune statistiche il 60% delle persone affette da emicrania non si rivolge al medico ma ricorre ad una qualche forma di automedicazione, incorrendo spesso in abuso di analgesici usati in modo inappropriato. Viene distinta in forme senza aura e con aura. Per aura si intende la comparsa di sintomi visivi, sensitivi o fasici che precedono la crisi emicranica e regrediscono completamente. Sui libri si trovano descritti complicati criteri diagnostici per la diagnosi di emicrania, ma non sono (nè lo potrebbero essere) utilizzati in MG e quindi, visto che hai già mal di testa, te li risparmio. Comunque criteri elaborati dalla International Headache Society permettono quasi sempre di diagnosticare l'emicrania sulla base dei caratteri clinici: la cefalea è di tipo pulsante, si aggrava con gli sforzi o col movimento, di solito unilaterale (caratteristicamente retrorbitaria) e di gravità tale da costringere a letto o da disturbare molto le normali attività; si accompagna a nausea, vomito fono/fotofobia e dura da 4 a 72 ore (un mal di testa che dura meno di 4 ore o più di 72 ore difficilmente è di tipo emicranico).