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Demenza
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 20:38:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Dal nostro punto di vista credo sia sufficiente dire che esistono demenze primitive e secondarie.
Tra le demenze primitive quella più nota e frequente è la demenza di Alzheimer. La causa dell'Alzheimer è sconosciuta. Nel 15-20% circa dei casi vi è familiarità ma anche nei casi sporadici si pensa vi siano delle componenti genetiche. Si ritiene che i casi ad esordio precoce siano quelli a più importante componente genetica. Nella patogenesi della malattia oggi viene data molta importanza alla proteina beta-amiloide il cui accumulo potrebbe essere la causa ultima che provoca le lesioni neuronali responsabili del decadimento cerebrale.
Altre forme di demenza primitiva come la demenza a corpi di Lewy e la demenza di Pick sono meno frequenti e conosciute. Fra le demenze primitive viene annoverata anche la demenza che accompagna il morbo di Parkinson.
Tra le demenze secondarie la più importante è la demenza vascolare in cui la compromissione delle funzioni cerebrali è legata a singoli infarti in zone importanti oppure a multipli piccoli infarti (demenza multinfartuale). Trattandosi di una malattia vascolare i fattori di rischio per questo tipo di demenza sono quelli classici: fumo, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, ecc. e il loro controllo talora è in grado di rallentare l'evoluzione peggiorativa.
Altre cause di demenza secondaria sono le malattie tiroidee (ipo o ipertiroidismo), l'alcolismo, la neurosifilide, il deficit di vitamina B12, formazioni espansive cerebrali (tumori, ascessi), sindromi paraneoplastiche, le sindromi depressive, l'AIDS, ecc.

Ressa:
Come si fa a distinguere la demenza di Alzheimer da quella vascolare?

Rossi:
La differenziazione tra demenza di Alzheimer e demenza vascolare non è sempre facile. Depone per l'Alzheimer un andamento progressivo mentre nella demenza vascolare l'andamento è più spesso a scalini, intermittente, con peggioramento brusco, storia di ictus o TIA, presenza di fattori di rischio cardiovascolare e/o di malattia vascolare in altri distretti (cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica).
La TAC e la RMN possono talora contribuire alla diagnosi differenziale (specialmente se sono visibili esiti ischemici multipli magari passati clinicamente inosservati) ma tutti i sacri testi ammettono che la diagnosi di certezza di Alzheimer o di demenza vascolare può essere fatta solo con la conferma istologica (bioptica o autoptica). Esistono poi forme miste che rendono la situazione diagnostica ancora più complicata.
 
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