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Demenza |
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pag 5
Il test è sicuramente molto semplice e adatto alla MG tuttavia è abbastanza grossolano e si potrebbe modificarlo, sulla falsariga del MMSE, chiedendo alla fine al paziente di ripetere le parole dette all'inizio. Anche così però ho il sospetto che la negatività del test non sia sufficiente ad escludere i casi iniziali caratterizzati da una sintomatologia blanda e sfumata.
Direi quindi che forse sarebbe opportuno "rimpolparlo" con altre tre semplici domande (ricavate sempre dal MMSE):
1. dove siamo, in che città siamo, in che stato siamo
2. mostrare al paziente due oggetti e chiedergli di nominarli
3. chiedere al paziente di obbedire ad ordini semplici, per esempio: prenda questa penna, tracci una croce sul foglio, rimetta a posto la penna.
Se il paziente non commette errori si può escludere con sufficiente sicurezza un deterioramento cognitivo, in caso contrario si dovrà impiegare il MMSE che permette di stratificare il paziente in normale, deficit lieve-moderato e deficit grave sulla base del punteggio raggiunto. Il MMSE si può trovare in molti testi di neurologia ma anche molti programmi di gestione informatizzata della cartella clinica ne sono provvisti.
Ressa:
Attenzione!
Nel valutare i risultati di questi test bisogna sempre tener conto della scolarità del paziente e soprattutto di eventuali deficit sensoriali (visivi, uditivi).
Rossi:
Osservazione che cade a puntino. Se non si considerano questi aspetti si corre il rischio di considerare demente un anziano solo, magari, perché ci vede o ci sente poco.
Ressa:
Va bene, siamo arrivati alla diagnosi o al suo sospetto, bisogna adesso distinguere tra le varie forma di demenza.
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