Rossi: Uno screening generalizzato è improponibile nel contesto della MG, potrebbe generare danni per i troppi falsi positivi e comunque una recente revisione dello stato dell'arte arriva a concludere che se è vero che i test di screening possono svelare demenze allo stadio iniziale è incerta l'efficacia della terapia nel rallentarne la progressione e solo nelle forme lievi gli inibitori della colinesterasi potrebbero essere utili a qualche paziente [1].
Ressa: Insomma uno screening generalizzato potrebbe essere persino più dannoso che utile...
Rossi: E' invece più utile pensare ad uno screening opportunistico da attuare per esempio nei pazienti in cui si sospetta una demenza iniziale ma i MMG non sono abituati ad usare il MMSE (che pure non richiede eccessivo tempo). E' stato proposto un questionario rapido (derivato dal MMSE) che, secondo uno studio [2], permette di escludere un deterioramento cognitivo. Il test consta di sole sei domande: 1) Ripetere in ordine le tre seguenti parole: mela, penna, tavolo 2) In che anno siamo? 3) In che mese siamo? 4) In che giorno della settimana siamo? Se il paziente non commette alcun errore si può escludere la demenza o un deficit cognitivo Per 1-2 errori è necessario approfondire con MMSE Per 3 o più errori la diagnosi di deficit cognitivo è certa.