Rossi: La sindrome di Gilbert è la causa più frequente di aumento della bilirubina non coniugata (secondo alcune casitiche si ritrova nel 5-8% della popolazione). Di solito l'ittero o comunque l'iperbilirubinemia si manifestano a causa di eventi scatenanti come lo stress, le infezioni, l'affaticamento o l'esercizio fisico, l'assunzione di eccessive quantità di bevande alcoliche. La sindrome di Gilbert è una condizione trasmessa come carattere autosomico dominante e compare in genere dopo l'adolescenza. Si tratta di una diagnosi di esclusione: oltre ad un aumento della bilirubina non coniugata non ci devono essere altri segni o test alterati, in particolare devono essere normali i test di funzionalità epatica, non deve esserci anemia nè alterazioen dell'MCV o dei reticoliciti.
Ressa: Ricordo il classico aggravamento del subittero in caso di episodi febbrili che magari si accompagnano ad inappetenza con ridotto introito calorico, a questo proposito aggiungo che un test conclusivo di conferma della patologia e’ la prova del digiuno in cui si fanno assumere al paziente solo 300 k cal e si dosa l’aumento della bilirubina. E' pericolosa la sindrome di Gilbert?
Rossi: Assolutamente no. Il paziente deve essere rassicurato che si tratta di una patologia benigna che non comporta necessità di terapie o di controlli a lungo termine.
Ressa: Come facciamo a distinguere la sindrome di Gilbert dalla sindrome di Crigler-Najjar?
Rossi: La sindrome di Crigler-Najjar è molto più rara e di solito comporta aumenti molto elevati di bilirubina (> 10 mg/dL)
Ressa: Mentre il Gilbert di solito non supera i 5 mg/dl e la massima parte delle volte e’ abbondantemente sotto i 4