Rossi: Ti accontento in poche righe perchè si tratta di terapie generalmente non prescritte dal medico curante. Ovviamente la terapia del ritardo puberale dipende dalla causa. Nei casi più frequenti di ritardo costituzionale è giustificato un atteggiamento attendistico ma si può ricorrere anche alla somministarzione di terapia ex-juvantibus per non più di 6 mesi. Nel maschio si usa il testosterone alla dose di 50 mg/mese per 3-6 mesi, nella femmina si ricorre all'etinilestradiolo 5 mcg/die sempre per qualche mese. Da ricordare che non bisogna ricorrere a tali terapie prima di un'età scheletrica di 12 anni e mezzo. Nel trattamento dell'ipogonadismo primitivo si usano gli ormoni sessuali (testosterone nell'uomo, estrogeni e progestinici nelle femmine) mentre in quello secondario si ricorre alla gonadotropina corionica nel maschio e agli ormoni sessuali (in quanto sono stati riporatti rischi come la rottura dei follicoli con l'uso della gonadotropina). Comunque ripeto che è preferibile lasciare la gestione a medici esperti dell'argomento, a meno che il medico curante non abbia sufficiente esperienza e si senta sicuro di affrontare da solo questo tipo di trattamento.
Ressa: E per il bambino di bassa statura?
Rossi: La terapia dipende dalla causa (celiachia, ipotiroidismo, ecc.) Nel caso di carenza primitiva di ormone somatotropo si ricorre alla terapia sostitutiva con GH biosintetico. Nel bambino con bassa statura idiopatica, in cui non c'è un deficit di GH (cosiddetti "short normal") è stato visto che la somministrazione di ormone somatotropo può portare ad un guadagno di alcuni centimetri nella statura finale.