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Ritardo puberale
Inserito il 26 marzo 2006 alle 10:11:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Ipotizziamo che un bambino a 6 anni sia alto 118 cm cioè sia al 75° centile. Due anni dopo lo misuriamo ed è 122 cm, cioè è sceso al 25° centile: ha quindi perso due centili. Anche se vi è stato un aumento della statura di 4 cm il bambino va valutato.
Vanno anche studiati i bambini che durante il periodo puberale crescono meno di 4 cm all'anno e quelli che hanno una previsione della statura inferiore al bersaglio genetico.
Direi che a questo punto il nostro compito è terminato perchè per l'ulteriore valutazione è preferibile fare affidamento ad un centro auxologico specializzato in quanto le indagini volte a stabilire se si tratta di un semplice ritardo costituzionale di crescita, una bassa statura familiare, un vero deficit di GH oppure se sono in gioco altre patologie sono complesse e non alla portata del medico curante.

Ressa:
Se si nota una discrepanza tra età ossea ed età cronologica?

Rossi:
Un ritardo dell'età ossea rispetto a quella cronologica di 2 o più anni deve far pensare a qualche patologia sottostante.Utile soprattutto escludere: Crohn, celiachia e malassorbimenti in genere, ipotiroidismo, malattie renali, craniofaringioma, oltre al deficit di GH.
Tuttavia potrebbe benissimo trattarsi di un semplice ritardo di crescita: si tratta di bambini in cui la pubertà inizia più tardi, dopo i 13 anni nelle femmine e i 14 nei maschi, ma una volta iniziata l'accrescimento prosegue regolarmente per raggiungere la statura finale verso i 19-20 anni. Questi bambini presentano una età ossea ritardata di 2 o anche più anni rispetto all'età cronologica e familiarità nel senso che anche i genitori (uno od entrambi) si sono sviluppati più tardi della media. Se tutti gli accertamenti risultano negativi è probabile si tratti di un semplice ritardo di crescita che merita solo un follow-up della curva di accrescimento. In ogni caso se vi sono dubbi e anche solo a scopo tranquillizzante, come ho già detto, è preferibile avvalersi di un centro auxologico.

Ressa:
Comunque penso sia già importante avere le idee chiare su quali bambini avviare ai centri specialistici per gli opportuni approfondimenti diagnostici.
Tuttavia ti debbo fare una critica in quanto mancano le conclusioni terapeutiche.
 
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