Ressa: Ricordo altri due sintomi oculari che è opportuno inviare urgentemente dallo specialista anche se non si accompagnano a riduzioni del visus: la visione di lampi (potrebbe essere un distacco retinico) e di aloni colorati (potrebbe essere un attacco di glaucoma acuto). Invece la visione di mosche volanti o di piccoli filamenti che si muovono e che sono particolarmente evidenti per esempio quando il paziente, alla luce del giorno, guarda l'azzurro del cielo, sono di solito dovuti a semplici corpi mobili del vitreo e non richiedono una consulenza urgente.
Rossi. Per finire rimangono da menzionare due frequenti patologie a carico delle palpebre: il calazio e l'orzaiolo. L'orzaiolo è in pratica una piccola formazione ascessuale che insorge a carico del bulbo di quel pelo particolare che è il ciglio. Di solito si risolve con l'uso di una pomata oftalmica a base di antibiotici e con impacchi caldi per 5-10 minuti 3-4 volte al giorno. Il calazio è un nodulo che si localizza a livello della palpebra, all'inizio presenta segni di flogosi, poi il nodulo diventa non dolente ma tende a persistere per alcuni mesi. Possono essere utili impacchi caldo-umidi. Molti di essi scompaiono spontaneamente dopo mesi, in alcuni casi è necessario ricorrere alla asportazione chirurgica.
Ressa: Per ultimo, visto che trattiamo un tema oculistico, anche se con la visuale del medico di medicina generale, ricordo due nozioni basilari sul glaucoma: 1) il ruolo del medico di famiglia nello screening dato che si tratta di una patologia con forte impronta familiare 2) la controindicazione di alcuni farmaci (anticolinergici e triciclici soprattutto). E con questo credo proprio che abbiamo finito.