Ressa: Vediamo con relativa frequenza pazienti con malattie ano-rettali, ma mi sembra che il nostro ruolo sia marginale...
Rossi: In effetti si potrebbe vederla anche così, tuttavia diciamo che il MMG può rivestire un ruolo importante per indirizzare giustamente il paziente e in qualche caso per trattarlo direttamente. Non è neppure necessario avere particolari abilità semeiologiche o strumentazioni complesse, bastano la semplice ispezione della zona anale e del perineo (è necessario disporre di una buona illuminazione e di un paio di guanti usa e getta) per fare o almeno sospettare la diagnosi giusta. L'esplorazione rettale (che generalmente il MMG esegue poco per vari motivi) e le manovre più complesse possono essere demandate allo specialista. Per l'esplorazione della zona anorettale si può scegliere di mettere il paziente sdraiato su un fianco oppure nella classica posizione genupettorale.
Ressa: Con quali sintomi si presenta il paziente?
Rossi: I sintomi sono essenzialmente tre: 1) il dolore anorettale 2) il sanguinamento anorettale 3) il prurito
Ressa: Se un paziente ci riferisce dolore anorettale che cosa possiamo aspettarci?
Rossi: Le cause principali sono la ragade anale, le emorroidi prolassate e trombizzate (crisi emorroidaria acuta), l'ascesso perianale e la proctalgia fugax.