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Astenia |
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pag 3
Così per esempio con l'emocromo, oltre a diagnosticare l'anemia, possiamo individuare o sospettare un abuso etilico in caso di aumento dell'MCV o una infezione in caso di leucocitosi, una alterazione degli elettroliti può essere dovuta a terapia diuretica o anche a morbo di Addison, e così via.
Ressa: E se non si trova causa alcuna?
Rossi: Bisogna disitinguere da caso a caso. Conta anche l'impressione che ti fa il paziente, quello organico talora si vede al primo sguardo ...
Ressa: Ahi, ahi, te l'ho già detto: il paziente che non ti piace non può essere schematizzabile nelle tue flow-chart!
Rossi: No, però se uno si allena ci sono delle sfumature che con il tempo impari a riconoscere e a non sottovalutare. Concordo che non tutto sia esplicitabile in tabelle e algoritmi, una parte di "occhio clinico" c'è sempre ed è ineliminabile. Ad ogni modo se non troviamo una causa con gli esami di primo livello se ne devono/possono aggiungere altri, di solito di tipo strumentale; radiografia del torace, ecografia addominale, endoscopia digestiva, ecc. A questo punto possiamo sempre ricorrere al nostro "alleato" tempo e pensare ad esami di secondo livello se l' astenia continua a persistere, si aggrava oppure se compaiono nuovi sintomi.
Ressa: Mi hai convinto solo in parte. I veri artisti sintetizzano tutto il processo che ci hai descritto in pochi istanti e arrivano molto più velocemente alla diagnosi.
Rossi: Può anche essere, per quanto nutra dei seri dubbi su queste tue affermazioni. Però sono convinto che la metodologia esemplificata in questo capitolo possa essere utile anche per chi non nasce Raffaello, perchè pochi hanno questa fortuna, e ci possa mettere al riparo da grosse delusioni (ovviamente come dicevo nell'introduzione con le dovute eccezioni, perchè ci sono sempre i casi atipici e quelli molto rari che ti ingannano).
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