Vi sono poi cause che si vedono raramente ma che sono gravi come lo pneumotorace, l'aneurisma dissecante dell'arta, l'embolia polmonare (attenzione alla comparsa di dolore toracico associato a tachipnea ed escreato ematico in pazienti allettati o sottoposti a interventi chirurgici ortopedici). Ricordo infine il prolasso valvolare mitralico che può essere associato a brevi episodi di dolore in sede precordiale sinistra, oppure dietro lo sterno, alcuni pazienti lo mettono in relazione allo sforzo.
Ressa: Bene, passiamo agli esami.
Rossi: Quando si è in dubbio circa una possibile genesi cardiaca bisogna ospedalizzare subito il paziente: di solito l'ECG e il dosaggio ripetuto degli enzimi cardiaci permettono di escludere un infarto. Se questi esami risultano negativi ma il sospetto di una genesi ischemica mocardica è forte si possono eseguire altri test come l'ECG da sforzo seguito eventualmente da altri accertamenti come l'ecostress o la scintigrafia miocardica da sforzo (vedi capitolo sulla cardiopatia ischemica). La radiografia del torace serve soprattutto ad escludere processi infettivi polmonari e pneumotorace. Nel sospetto di una embolia polmonare il dosaggio del D-dimero e un ecodoppler venoso degli arti inferiori possono confermare una trombosi venosa profonda, ma per la diagnosi di EP è necessario eseguire esami di terzo livello come una TAC toracica o una scintigrafia perfusionale e ventilatoria. La TAC e l'ecocardiogramma sono utili per escludere un aneurisma aortico in fase di rottura. Altri esami come la gastroscopia e l'ecografia addominale sono di aiusilio se si sospetta che il dolore toracico in realtà sia di origine gastro-esofagea o epatica. Naturalmente il timing di tutti questi accertamenti va valutato in relazione al paziente e al suo quadro clinico.
Ressa: Rimarco l'importanza di non perdere tempo se i sintomi sono sospetti per infarto miocardico, il paziente va subito ricoverato. Ci sono dei medici che eseguono un ECG in ambulatorio: ricordo che se negativo non esclude l'infarto.
Rossi: Nonostante tutto la maggior parte dei dolori toracici che vediamo in ambulatorio non è dovuta a patologie gravi e questo può portarci talora fuori strada: uno manda dieci pazienti con dolore toracico in PS e non viene fuori nulla, e l'undicesimo è proprio quello giusto, che magari prendi sottogamba.