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Il paziente con sintomi inspiegabili |
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Rossi: Capita talora di vedere pazienti che lamentano sintomi "strani" apparentemente non inquadrabili in nessun quadro nosografico noto.
Ressa: Ovviamente dobbiamo chiarire che vuol dire “sintomi inspiegabili” e in rapporto a che. Una prima scrematura va fatta per le sindromi bizzarre in cui la psiche la fa da padrone, in questo caso il malessere psicologico è essa stessa la malattia e il clinico attento deve saper cogliere, dal linguaggio corporeo del paziente, la chiave di lettura giusta, senza rincorrere diagnosi organiche inesistenti (ricordandosi sempre che ogni sintomo clinico può essere simulato da un disagio psichico).
Rossi: Purtroppo il modo di vivere di oggi accentua situazioni di disagio psicologico e sociale che spesso il paziente esprime con disturbi di tipo somatico. Penso non solo alle classiche nevrosi con ansia, insonnia, ecc. ma anche ad una serie di sindromi (le vertigini, l'astenia, i dolori dappertutto, le dispepsie, certe cefalee, ecc.) che ogni medico di medicina generale conosce bene perché le vede con frequenza ma che non si trovano in nessun trattato di clinica medica e alle quali non si riesce a trovare una spiegazione di tipo etiologico classico. Non per niente oggi si parla di modello bio-psico-sociale di malattia: situazioni di conflitto, consapevoli o vissute anche in modo inconscio dal paziente, si estrinsecano con una serie di disturbi mal catalogabili che non sono altro che una richiesta di aiuto che il paziente, non riuscendo ad intravvedere vie d'uscita (risoluzione di problemi familiari, di lavoro, economici, ecc.) indirizza verso il lato corporeo. Potremmo definire questi soggetti dei veri e propri somatizzatori cronici con tendenza ad amplificare segnali corporei che vengono attribuiti di volta in volta ad un malanno organico. Di solito, come dicevo, si tratta di una sintomatologia di tipo doloroso localizzata in varie parti del corpo, spesso variabile, oppure di fastidi non ben precisati, vertigini, astenia. Questi sintomi sono molto proteiformi, scompaiono e ricompaiono in sedi diverse e in modo capriccioso. I pazienti che ne soffrono sono generalmente frequentatori abituali dell'ambulatorio, eseguono molti esami o accertamenti radiologici, spesso cambiano medico perchè insoddisfatti delle spiegazioni e delle terapie prescritte (fenomeno del doctor shopping). Sotto un certo punto di vista costituiscono anche una fonte importante di prescrizioni inutili perchè sempre alla ricerca di una spiegazione organica dei loro disturbi richiedono in continuazione accertamenti a cui il medico effettivamente fatica ad opporsi. Le spiegazioni e le rassicurazioni, anche le più approfondite e prolungate, sono quasi sempre inutili e tendono ad affaticare e a prostrare anche i medici più pazienti.
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