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Gestione della febbre |
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Dalla Via: La febbre, classicamente, viene distinta in: • intermittente: esempio tipico ne è la malaria • remittente: con fluttuazioni giornaliere superiori ai 2°, come nella polmonite e nelle sepsi • continua: con oscillazioni quotidiane tra 0.5° e 0.8°. Un esempio ne fu il Tifo non trattato • ondulante o ricorrente: con periodi di febbre alternati a periodi di normotermia, ad esempio nei Linfomi e nella Brucellosi • quotidiana: elevata, giornaliera, rara; è legata a doppia infezione da Plasmodium Vivax, a colangite o ad ascesso epatico.
Ressa: Se non mi rispondi a male parole ti chiedo dove misurare la temperatura Dalla Via: Può sembrare lapalissiano; chi non lo sa ? Recentemente sono stati commercializzati termometri con sensori elettronici che dovrebbero poter rilevare rapidamente e comodamente la febbre in svariate zone della superficie cutanea; il loro utilizzo non è però ancora completamente affidabile. La letteratura attuale suggerisce, salvo rare eccezioni, la misurazione: • rettale: fino a 4 anni • orale: dopo i 4 anni, la più indicata • auricolare: molto rapida, sufficientemente affidabile • inguinale: sembra essere una misurazione discretamente ma non del tutto affidabile • ascellare: tanto frequente quanto inaffidabile In pratica ogni Adulto dovrebbe avere un piccolo termometro prismatico a bulbo, personale, a Mercurio, e misurare la temperatura orale in sede sublinguale.
Ressa: La febbre, soprattutto nei paesi latini, è percepita in maniera angosciante “mai uscire di casa con la febbre!”
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