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Quelle strane lesione alle gambe |
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Si presenta in studio una paziente 25 enne che lamenta dei gonfiori alla gambe. Falchetto la visita: l’esame obiettivo completo è negativo eccetto delle lesioni contusiformi bilaterali sulle gambe. “È chiaramente un eritema nodoso” sentenzia con voce stentorea. Spiega alla paziente che le cause possono essere molteplici e che vanno tutte esplorate: prescrive routine completa ematochimica, Rx torace, tine test, tampone faringeo, Rx arcate dentarie; gli esami risultano tutti negativi. Falchetto è in difficoltà, prescrive un antibiotico a largo spettro; la paziente telefona dopo dieci giorni e dice che va un po’ meglio, Falchetto si rassicura; dopo qualche mese però la malata torna alla carica perché l’eritema nodoso si è ripresentato in maniera più accentuata, anzi afferma che in realtà non è mai passato del tutto e che le prude molto. Falchetto chiede una consulenza dermatologica, il collega conferma la diagnosi di eritema nodoso e prescrive una serie di analisi reumatologiche e immunitarie; la paziente si reca in studio da Falchetto, mostra la ricetta e, prima di farsele trascrivere, dice che le fa male tanto la gola. Falchetto la visita e rileva un segno clinico che gli fa accendere una connessione diagnostica, la sottopone ad un consulto specialistico dal dott. Cretinetti, noto specialista della branca medica attinente al sospetto diagnostico, al quale invia una lettera esplicativa. Quest’ultimo dice alla paziente che non è nulla di grave e di farsi rivedere dopo qualche mese. Falchetto va avanti per conto suo, fa effettuare un esame che conferma i suoi sospetti, a distanza di otto anni la paziente è ancora viva. *
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