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Quella brutta faccia storta |
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pag 3
Passano due giorni ed il paziente ritelefona perché la paralisi è aumentata pur con una pressione arteriosa di nuovo normale, chiede lumi; Falchetto riesce ad imporre la biopsia del nodulo e poi telefona alla collega anatomopatologa che riferisce: “epitelio squamoso con qualche atipia”. Falchetto va in crisi, non sapeva che a livello ghiandolare ci fosse un epitelio squamoso e chiede lumi alla collega che ipotizza una metastasi da ca. polmonare. Falchetto chiude la conversazione, ringraziando, ma si chiede perché una metastasi debba arrivare alla parotide saltando tutti i passaggi intermedi, la collega è però MOLTO risoluta per cui il mutualista fa effettuare una TC polmonare che rileva effettivamente un piccolo nodulo. Nel frattempo la paralisi del facciale inferiore è arrivata ad impedire al paziente un eloquio fluente e c’è anche uno scolo permanente di saliva dalla commissura labiale deviata. Falchetto prende il telefono e risolve il caso. * DISCUSSIONE Falchetto quando sente delle castronerie dette da colleghi non si mette in testa che qualcuno possa arrivare a dirle e cerca le ragioni di simili asserzioni, IN PIÙ cade nel tranello che “l’anatomopatologa VEDE le cellule”, cosa che Falchetto non può fare, QUINDI la collega potrebbe avere ragione. Comunque, in realtà, alla fine la cosa andò così: Falchetto prese il telefono, abbandonò la consueta diplomazia e disse in modo MOLTO RISOLUTO alla collega anatomopatologa che, secondo lui, il DECORSO CLINICO deponeva per un cancro parotideo e chiese di RIESAMINARE il vetrino.
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