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I due Cretinetti e quella strana anemia
Inserito il 09 febbraio 2006 alle 16:52:00 da G. Ressa. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Paziente di sessantanni, ipertesa, affetta da ernia iatale con malattia da reflusso ad andamento stagionale e colon irritabile da decenni.
Si presenta da Primo Cretinetti per il solito controllo cuore-pressione, tutto bene, sta per congedarsi dal medico quando, come per inciso, dice di avere una macchia sulla coscia, la mostra a Cretinetti il quale consiglia l’immediata asportazione, diagnosi: melanoma, la resezione viene estesa anche ai linfonodi inguinali che però risultano negativi.
Passano gli anni e la paziente continua il solito tran tran di visite e controlli ematochimici, cardiovascolari, ecografie epatiche, Rx torace, tutti nella norma.
Ad un certo punto riferisce una astenia ingravescente, è molto pallida, è in atto il riacutizzarsi della malattia da reflusso, gli esami ematochimici rilevano una anemia sideropenica; Primo Cretinetti consiglia terapia marziale e sucralfato, la paziente migliora come pure gli esami ematochimici ma, dopo due mesi dalla sospensione della terapia, si riaffaccia di nuovo l’anemia.
Cretinetti prescrive una EGDS che rileva una esofagite di I grado, riprescrive ferro e gastroprotettori con nuovo successo, ma dopo qualche tempo si ripropone il problema e la paziente riferisce anche l’esacerbarsi della sua “colite”, a questo punto Primo Cretinetti richiede una colonscopia che però risulta negativa.
Cretinetti è in difficoltà, “sente” che c’è qualcosa che gli sfugge e consiglia una consulenza ematologica (con cortese lettera di accompagnamento) che la paziente esegue in un primario centro diretto dal professor Massimo Cretinetti.
In questa sede viene prescritta terapia marziale per 6 mesi prima per via endovenosa e poi per bocca “perché i brevi cicli che le ha fatto fare il suo medico della mutua non sono certo sufficienti”, la paziente migliora ma riferisce il riacutizzarsi dei “sintomi colitici” per cui Primo Cretinetti fa temporaneamente sospendere la terapia col ferro.
La paziente migliora ma una notte viene colta da una violenta colica addominale tanto che si ricovera d’urgenza e viene sottoposta a laparotomia.
Dopo due anni di ulteriori sofferenze muore.
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