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Le analisi non fanno le diagnosi, il cervello si' |
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pag 1
Cretinetti riceve una sua paziente 69enne affetta da molteplici patologie: BPCO con frequenti riacutizzazioni, pollinosi, obesità, cisti renali bilaterali, poliartrosi, deviazione del setto, ipertrofia dei turbinati, esiti di paralisi periferica post zosteriana del VII, dislipidemia IIª, ernia iatale da scivolamento, gastrite cronica, insufficienza venosa di grado severo, s.ansioso depressiva. Siamo di giugno e la paziente accusa una congestione congiuntivale e un edema palpebrale, senz’altro attribuiti da Cretinetti alla solita pollinosi, inizia terapia con corticosteroidi topici e poi sistemici i quali vengono aggiunti ai beta2 stimolanti per via inalatoria che la paziente già pratica, come ogni primavera. La congiuntivite non migliora per cui la paziente si reca a visita oculistica che referta: edema palpebrale non di pertinenza oculistica, esoftalmo bilaterale, Cretinetti fa eseguire il dosaggio degli ormoni tiroidei che risultano normali e il TSH che è 1.7 (quindi normale). La sintomatologia diminuisce di intensità e la paziente si rifà viva solo ad agosto lamentando un “senso di frullio in mezzo al petto”, all’esame obiettivo l’azione cardiaca è ritmica con tachicardica sui 100 bpm, la p.a. è 160/70, Cretinetti fa sospendere i broncodilatatori per aerosol e chiede un ECG che conferma i dati obiettivi aggiungendo “segni di sovraccarico ventricolare sn”. Dopo un breve miglioramento la paziente si ripresenta in settembre lamentando il riacutizzarsi della sintomatologia cardiaca, Cretinetti palpa la regione anteriore del collo e gli sembra di apprezzare un aumento di volume della tiroide, chiede un secondo dosaggio ormonale: gli ormoni risultano ancora una volta normali, il TSH è 1.3, gli anticorpi anti TG e TPO sono negativi. L’ecografia viene prenotata solo dopo 1 mese ma la paziente non fa in tempo ad eseguirla perché la situazione precipita: accusa un aggravamento della tachicardia e tachipnea, una instabilità psichica con crisi di ansia incontrollabile, astenia marcata. Cretinetti chiede il ricovero, la paziente si reca al P.S. dove però stramazza a terra per un arresto cardiaco, viene rianimata, si salva. Con una analisi del sangue la diagnosi viene prontamente fatta con sbigottimento della paziente e di Cretinetti. *
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