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Screening per la celiachia |
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pag. 8
E poi per adesso è asintomatica, ma in futuro?
Dr. Pensa Fermati, carina! Io non ho mai detto che non farei una diagnosi per spiegare un disturbo o un problema. Però nel caso specifico avrei per prima cosa dato ferro per os. Ovviamente ci sarebbe stata una risposta parziale e quindi avrei completato le indagini chiedendo anche i test per la celiachia. Ma non avrei mai pensato alla celiachia in prima battuta. Voi mi dite che la celiachia è molto frequente (1:100) e vi credo. Ma in quanti di questi ha un andamento così pernicioso come avete illustrato? Quali sono i vantaggi di uno screening di massa? E questi vantaggi bilanciano la qualità di vita decisamente scarsa che un celiaco che sa di esserlo, ma è asintomatico, deve affrontare (dieta priva di glutine, timore di malattie anche mortali indotte dalla celiachia, esami continui, ecc.)?
Dr. Ebiemme Non siamo padreterni né abbiamo la sfera di cristallo. Nessuno sa cosa può succedere a 60 anni ad un soggetto che ha una celiachia asintomatica a 30. Anche se la frequenza di linfoma, cirrosi, depressione, ecc. fosse più bassa di quello che crediamo, chi può dire se ci sarà o meno? Io non mi sento in diritto di decidere cosa è meglio per il paziente quando ci sono incertezza di questo tipo. Chi lo dice che è meglio che si mangi il suo bel piatto di pasta piuttosto che vivere con l'assillo di future malattie? Meglio che sia lui a decidere dopo che lo abbiamo correttamente informato. Mi dispiace, caro Dr. Pensa, però tu non hai stipulato un contratto con lui che in certi casi decidi per lui evitando di fare certi esami. E' come il neonatologo che decide di non rianimare un prematuro di 24 settimane. Forse che lui sa cosa è meglio per il prematuro, per i genitori?
Dr. Pensa Rimango del parere che lo screening della celiachia a persone sane non vada fatto, neppure se si tratta di parenti di primo grado di un celiaco. Tuttavia se un paziente mi viene a chiedere il test io lo faccio, ci mancherebbe, ma dopo averlo informato di quali rischio corre ed essermi accertato che abbia capito bene. In particolare rimarcherei che: - la positività degli anticorpi non significa avere la celiachia al 100% e che dovrà proseguire gli accertamenti - non ci sono dati convincenti per proporre una screening nelle persone asintomatiche - non ci sono evidenze che celiaci asintomatici hanno un maggior rischio di sviluppare un linfoma o altre complicazioni
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