Rossi: In conclusione i punti seguenti mi sembrano un'utile guida per il clinico pratico per decidere quando prescrivere una statina:
·in prevenzione secondaria: soggetti con cardiopatia ischemica, pregresso TIA o ictus, evidenza clinica di arteriopatia periferica ·nei soggetti con ipercolesterolemia familiare; vi sono alcuni dati che orientano verso questa forma: persistenza di colesterolemia > 300 mg/dL dopo 3 mesi di dieta adeguata, presenza di iperlipemia elevata in un parente di primo grado, eventi cardiovascolari maggiori precoci (< 55 anni) nel paziente o nei familiari di primo grado, xantomatosi ·nei diabetici senza storia di cardiovasculopatia si può, per ora, consigliare una statina se vi è associato un altro fattore di rischio (in pratica la maggioranza dei diabetici) oppure nei maschi > 50 anni (negli altri casi effettuare il calcolo del rischio coronarico) ·in prevenzione primaria a soggetti con rischio > 20%; la determinazione del rischio dovrebbe essere effettuata con le carte italiane [1].
Ressa: Ho capito, vale come sempre la regola generale che più il soggetto è a rischio e più sarà efficace il trattamento. Per gli anziani che si fa?