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Il rischio cardiovascolare
Inserito il 13 febbraio 2006 alle 19:47:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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pag 19

Ressa:
Concludi, per favore.

Rossi:
In conclusione i punti seguenti mi sembrano un'utile guida per il clinico pratico per decidere quando prescrivere una statina:

·in prevenzione secondaria: soggetti con cardiopatia ischemica, pregresso TIA o ictus, evidenza clinica di arteriopatia periferica
·nei soggetti con ipercolesterolemia familiare; vi sono alcuni dati che orientano verso questa forma: persistenza di colesterolemia > 300 mg/dL dopo 3 mesi di dieta adeguata, presenza di iperlipemia elevata in un parente di primo grado, eventi cardiovascolari maggiori precoci (< 55 anni) nel paziente o nei familiari di primo grado, xantomatosi
·nei diabetici senza storia di cardiovasculopatia si può, per ora, consigliare una statina se vi è associato un altro fattore di rischio (in pratica la maggioranza dei diabetici) oppure nei maschi > 50 anni (negli altri casi effettuare il calcolo del rischio coronarico)
·in prevenzione primaria a soggetti con rischio > 20%; la determinazione del rischio dovrebbe essere effettuata con le carte italiane [1].


Ressa:
Ho capito, vale come sempre la regola generale che più il soggetto è a rischio e più sarà efficace il trattamento.
Per gli anziani che si fa?
 
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