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Il rischio cardiovascolare |
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TABELLA 2 - L'ATTIVITA' FISICA
L'attività fisica moderata riduce il rischio cardiovascolare di circa il 30% Camminare a passo spedito 4 - 5 volte alla settimana per almeno 30 minuti è una misura facile da consigliare, economica, che non richiede attrezzature particolari Il problema principale è la compliance!
TABELLA 3 - NON FUMARE!
La cessazione del fumo è un intervento efficace nel ridurre il rischio cardiovascolare L'efficacia dei vari rimedi proposti per assistere il paziente a smettere di fumare (terapia comportamentale, psicoterapia, terapia di gruppo, ipnosi, agopuntura) è incostante , incerta o inutile I farmaci (nicotina, bupropione) sono relativamente efficaci a breve termine ma con recidive frequenti nel lungo periodo
Stucchi: Mi pare che le indicazioni sulla dieta, corrette nella sostanza, siano di scarsa utilità pratica per il paziente e interpretabili in modo estremamente soggettivo sia dal paziente stesso che dal medico. Qualcuno dice che il “bevitore” è colui che beve più del suo medico: alla risposta di un paziente ricoverato che riportava di bere 2-3 bicchieri di vino a pasto, il cardiologo, noto per la sua passione per il buon vino, riportava in cartella che l’assunzione di bevande alcoliche era nella norma (fatto realmente accaduto). Proporrei quindi uno schema un poco più specificato, in cui il menu settimanale guida, in modo facile, la condotta alimentare. In pratica si traducono in modo semplice e inequivocabile le indicazioni della Tab.1, specificando quante volte assumere i vari alimenti nell’arco di una settimana. E’ una interpretazione personale delle raccomandazioni dietetiche, sperimentata ormai da vari anni, che ha dalla sua la buona compliance dei pazienti, anche sul lungo termine e un'indubbia validità. Per limitare i cibi provenienti degli animali viene proposto un monopiatto, a base di carboidrati o proteine, preceduto da una o più porzioni di frutta e sempre accompagnato da una porzione di verdure. Le grammature non sono sempre specificate e, quando lo sono, sono puramente indicative. L’assunzione degli alimenti è guidata dall’appetito, senza esagerare. Per le persone in soprappeso dovrà essere messo qualche paletto in più, per esempio indicando il peso di alcuni alimenti, ma lo schema resta il medesimo. Nell’ambito di un stesso gruppo alimentare (CARNE, PESCE, SALUMI...) cercare di variare il più possibile.
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