Ressa: E magari pensa che il dottor Rossi sia allarmista.
Rossi: Ma due giorni dopo è costretto a recarsi di nuovo in ospedale perché il dolore toracico si è fatto insopportabile e finalmente viene diagnosticato un IMA, con profonda sorpresa da parte del cardiologo che l'aveva visto due giorni avanti. Col senno del poi si può dire che il dolore dei giorni precedenti era inquadrabile in una SCA, con ECG ed esami ematochimici negativi!
Ressa: E pensa che il dottor Rossi ci ha azzeccato. Ne abbiamo visti tutti, purtroppo, di questi pazienti e non sempre la storia va a lieto fine. Parlaci un po' della cardiopatia ischemica silente.
Rossi: La larga diffusione dell'ECG da sforzo, dell'ECG dinamico secondo Holter, dell'ecostress e della scintigrafia miocardica da sforzo ha reso possibile la dimostrazione di episodi di ischemia del tutto asintomatici. E' probabile che questi episodi abbiano lo stesso significato di un episodio anginoso nei pazienti che soffrono di coronaropatia nota, indicano cioè una prognosi peggiore e quindi la necessità di trattamenti aggressivi medici o invasivi. Nei pazienti non coronaropatici noti e che per esempio eseguono un ECG dinamico per altri motivi (tipicamente per documentare delle aritmie che il paziente riferisce ma che il medico o l'ECG standard non riscontrano) la presenza di episodi ischemici silenti deve indurre il medico a prescrivere una consulenza cardiologica ed un ECG da sforzo anche se in realtà si tratta di un argomento sul quale non abbiamo conoscenze tali da poter fornire raccomandazioni standardizzate.