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Cardiopatia ischemica
Inserito il 15 febbraio 2006 alle 19:14:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Si può diagnosticare precocemente la cardiopatia ischemica?

Rossi:
L'identificazione delle calcificazioni coronariche mediante TAC multistrato è stata proposta per diagnosticare precocemente e migliorare la valutazione del rischio cardiovascolare in pazienti a rischio relativamente elevato.
In realtà non sappiamo se con tale metodica si ottengano informazioni aggiuntive rispetto alla stratificazione effettuata usando le normali carte del rischio. Gli studi dimostrano che i soggetti con uno score di calcificazioni coronariche maggiore hanno un maggior rischio di eventi coronarici rispetto a soggetti con score minore.
La maggior utilità si avrebbe se avessimo un mezzo per identificare le placche coronariche instabili, quelle più a rischio di rottura e quindi quelle che più frequentemente provocano infarto o angina instabile. Purtroppo pazienti a rischio possono avere calcificazioni lievi oppure placche non calcifiche.
Già si è visto che molti infarti si verificano in soggetti con stenosi coronariche (dimostrate alla coronarografia) che sono emodinamicamente insignificanti. E' la rottura e la conseguente trombosi di queste placche instabili che porta alla morte cardiaca, all'infarto, all'angina instabile.

Ressa:
Purtroppo è un evento che può richiedere pochi minuti, classici i casi dei pazienti che stramazzano al suolo fuori dall’uscio del cardiologo dopo aver effettuato prova da sforzo ed ecocardiogramma perfettamente negativi.
 
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