Logo
  Capitoli     
         
   
Cardiopatia ischemica
Inserito il 15 febbraio 2006 alle 19:14:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
cambia
pag 22

Ressa:
A me cominciano ad arrivare anche pazienti che chiedono una “sturatina” ogni tanto (“visto che è così semplice!”) e continuano imperterriti a fumare, a non muoversi e a mangiare smodatamente “tanto c’è l’angioplastica!”

Rossi:
Non vi è accordo unanime, soprattutto nell’angina stabile, se le angioplastiche siano sempre superiori alla terapia medica ottimale e l'argomento, come ho detto, è ancora oggetto di studi a lungo termine. Un piccolo studio randomizzato ha addirittura dimostrato che nella coronaropatia stabile l'attività fisica è più utile dell'angioplastica con posizionamento di stent. Sicuramente la rivascolarizazione va consigliata se la terapia medica non controlla i sintomi oppure in casi a rischio elevato. Secondo alcuni sarebbe meglio prima di tutto migliorare il trattamento medico dei pazienti stabili prima di inviarli ad interventi dai benefici ancora discussi [41].

Ressa:
Propedeutica alle procedure invasive è la coronarografia…

Rossi:
… le cui indicazioni sono in evoluzione. Le principali sono riassunte sotto e in pratica, semplificando, possiamo dire che corrispondono a quelle della chirurgia e dell'angioplastica:
1. paziente non controllato da terapia medica "ottimale"
2. pazienti a rischio (disfunzione ventricolare sinistra o segni di scompenso cardiaco, aritmie ventricolari importanti e frequenti, sottoslivellamento del tratto ST al test da sforzo, episodi di ischemia silente all'Holter)
La coronarografia è un esame invasivo e come tale presenta dei pericoli, seppur bassi (la mortalità è inferiore all'1 per 1000 esami).
 
<< pag 21 pag 23 >>
 
2004 - 2024 © Pillole.org Reg. T. di Roma 2/06 | Contatti | Versione stampabile |      
ore 21:36 | 1286676 accessi| utenti in linea: 6796
Realizzato con ASP-Nuke 2.0.5