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Scompenso cardiaco
Inserito il 16 febbraio 2006 alle 19:15:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
cambia
pag 11

Ressa:
Parliamo della terapia.

Rossi:
La storia naturale dello scompenso cardiaco è radicalmente cambiata con l'avvento di due classi di farmaci, gli aceinibitori e i beta-bloccanti, che hanno dimostrato di essere in grado di ridurre la mortalità.
Tuttavia vi sono dei punti non risolti dovuti al fatto che tutti i trials sullo scompenso sono stati effettuati in pazienti in larga parte diversi da quelli curati negli ambulatori dei medici di famiglia [6]. Per chi voglia approfondire questo punto consiglio la lettura dell'Appendice 2.

Gli aceinibitori migliorano i sintomi (di solito nel giro di 1-3 mesi), rallentamento il peggioramento della malattia e riducono la mortalità [8] e sono consigliati in tutte le classi di scompenso cardiaco dalle linee guida dell'AHA/ACC [9].
Generalmente si ritiene che vi sia un effetto classe per cui tutti gli aceinibitori sono considerati efficaci.

Ressa:
A che dosaggio?

Rossi:
E' importante ricordare che bisogna raggiungere la dose di farmaci utilizzata nei trials clinici o comunque la dose massima tollerata dal paziente e non continuare ad usare le formulazioni a dosaggi ridotti adoperate per iniziare la terapia.

Ressa:
Parlaci dei sorprendenti beta bloccanti.
 
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