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Scompenso cardiaco
Inserito il 16 febbraio 2006 alle 19:15:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Anche i beta-bloccanti sono consigliati in tutte le classi di scompenso cardiaco [9] perché riducono ospedalizzazioni e mortalità [10]. Vanno usati nei pazienti compensati dopo che sono stati stabilizzati con adeguata terapia e senza segni di ritenzione idrica (pazienti asciutti), iniziando con dosaggi bassi e progressivamente titolati (nell'arco di diverse settimane) con controllo costante della pressione e della frequenza cardiaca perché all'inizio potrebbero addirittura peggiorare lo scompenso per il loro effetto inotropo negativo.
Come per gli aceinibitori bisogna arrivare alle dosi usate nei trials o alle massime tollerate.
I beta-bloccanti che hanno dimostrazioni di efficacia sono il metoprololo, il bisoprolo e il carvedilolo [11,12,13]. Non è dimostrata l'efficacia di altri betabloccanti per questa indicazione. Per chi voglia altri particolari consiglio la lettura dell'Appendice 3.

Ressa:
E i sartani?

Rossi:
Gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARB) possono essere usati quando gli aceinibitori non sono tollerati. Non ci sono dimostrazioni che gli ARB siano superiori agli aceinibitori mentre è ancora prematuro un uso esteso dell'associazione delle due classi. Per chi voglia altri particolari consiglio la lettura dell'Appendice 4.

Ressa:
Abbiamo tralasciato i diuretici.
 
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