Rossi: Anche i beta-bloccanti sono consigliati in tutte le classi di scompenso cardiaco [9] perché riducono ospedalizzazioni e mortalità [10]. Vanno usati nei pazienti compensati dopo che sono stati stabilizzati con adeguata terapia e senza segni di ritenzione idrica (pazienti asciutti), iniziando con dosaggi bassi e progressivamente titolati (nell'arco di diverse settimane) con controllo costante della pressione e della frequenza cardiaca perché all'inizio potrebbero addirittura peggiorare lo scompenso per il loro effetto inotropo negativo. Come per gli aceinibitori bisogna arrivare alle dosi usate nei trials o alle massime tollerate. I beta-bloccanti che hanno dimostrazioni di efficacia sono il metoprololo, il bisoprolo e il carvedilolo [11,12,13]. Non è dimostrata l'efficacia di altri betabloccanti per questa indicazione. Per chi voglia altri particolari consiglio la lettura dell'Appendice 3.
Ressa: E i sartani?
Rossi: Gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (ARB) possono essere usati quando gli aceinibitori non sono tollerati. Non ci sono dimostrazioni che gli ARB siano superiori agli aceinibitori mentre è ancora prematuro un uso esteso dell'associazione delle due classi. Per chi voglia altri particolari consiglio la lettura dell'Appendice 4.