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Scompenso cardiaco
Inserito il 16 febbraio 2006 alle 19:15:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Quali sono gli errori da evitare nella gestione dello scompenso cardiaco?

Rossi:
Alcuni degli errori più comuni sono:
·non limitare l'assunzione di sale
·prescrivere eccessivo riposo a letto (esclusi ovviamente i casi avanzati)
·non monitorare costantemente il peso e la diuresi per evidenziare precocemente segni di ritenzione idrica (io di solito incarico un familiare che provvederà ad annotare ogni giorni i valori riscontrati con l'obbligo di avvisarmi se compare un aumento del peso o una riduzione della diuresi)
·tollerare valori pressori troppo elevati
·usare acenibitori e betabloccanti a dosaggi troppo bassi
·non aumentare la dose dei diuretici se ritenzione idrica importante
·associare farmaci ad effetto inotropo negativo (betabloccanti e verapamil)
·non monitorare costantemente elettroliti e funzione renale.

Ressa:
Quali sono i fattori che possono aggravare o scatenare uno scompenso in pazienti in equilibrio precario?

Rossi:
Bisogna sempre escludere un'anemia, un ipertiroidismo, un abuso di FANS.
Anche infezioni sistemiche, polmoniti, aritmie possono fungere da fattori scatenanti.
Da non dimenticare infine che un infarto miocardico o un' embolia polmonare possono precipitare uno scompenso acuto.
 
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