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Scompenso cardiaco |
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L'esame principe però rimane l'ecocardiogramma perché permette da una parte di misurare la frazione di eiezione (FE) e quindi di diagnosticare precocemente la parte sommersa dell'iceberg; oltre a questo permette di valutare la gravità della compromissione ventricolare (grado di riduzione della FE) e questo è importante per la prognosi che è tanto più cattiva quanto più è ridotta la FE. L'esame rende possibile anche diagnosticare alterazioni valvolari, ipertrofia ventricolare sinistra, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, dilazione ventricolare, discinesie e acinesie delle pareti.
Ressa: In tutti gli scompensati la frazione di eiezione è compromessa?
Rossi: In una percentuale variabile dal 30% al 50% di soggetti con sintomi e segni di scompenso cardiaco [3] la FE è normale (> del 40%), Si tratta del cosiddetto scompenso diastolico, o meglio scompenso con funzione sistolica conservata. Questo tipo di scompenso è prevalente nelle donne e negli anziani, riconosce le stesse cause dello scompenso da disfunzione sistolica, soprattutto l'ipertensione. Nello scompenso diastolico l'ipertrofia e/o la fibrosi portano ad una progressiva riduzione di elasticità delle pareti dei ventricoli con difficoltà al riempimento diastolico.
Ressa: Ricordo anche cause rare come le cardiomiopatie infiltrative da emocromatosi, amiloidosi, l'ipotiroidismo. Ci sono dei segni che distinguono lo scompenso diastolico?
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