Rossi: La prognosi della TVP dipende dalla localizzazione: quella prossimale comporta una frequenza elevata di EP, quelle distali hanno una prognosi più benigna però nel 20-30% dei casi il trombo può risalire alla vena femorale nel giro di alcuni giorni e complicarsi con un'EP. Due parole infine per le tromboflebiti superficiali, infiammazioni delle vene superficiali che si diagnosticano abbastanza facilmente perché la vena sede del processo si presenta come un cordone duro e dolente. Le tromboflebiti superficiali non si complicano con embolie e necessitano solo di una terapia antinfiammatoria e antidolorifica oltre che elastocompressiva. Tuttavia talora, soprattutto se sono estese o prossimali, possono complicarsi con una TVP. In questi casi può essere giustificato un trattamento eparinico a dosi medie per alcune settimane [18,26].
Ressa: Passiamo a parlare delle complicanze acute della TVP che sono: l'EP e la phlegmasia cerulea dolens.
Rossi: L'embolia polmonare è un'evenienza grave in cui il ruolo del MMG è limitato al riconoscimento precoce dei sintomi: tachicardia, tachipnea (più che dispnea), dolore toracico, tosse o emottisi in un paziente con TVP o con condizioni di rischio per tale patologia devono subito indurre al sospetto e al ricovero.
Ressa: E’ soprattutto l’associazione tra tachipnea e tachicardia inspiegabile ad essere sospetta.