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Osteoporosi post-menopausale |
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pag 11
Il calcio e la vitamina D in associazione possono ridurre il rischio di fratture non vertebrali, soprattutto in soggetti anziani [14,15]. Studi più recenti sembrano smentire l’efficacia della vitamina D nella prevenzione sia primaria che secondaria delle fratture degli anziani [23,24], tuttavia si tratta di lavori che sono stati criticati per la loro qualità metodologica. Una revisione sistematica degli studi esistenti conferma comunque che la vitamina D3 (alla dose di 700-800 UI, ma non di 400 UI/die) riduce il rischio di frattura d'anca del 26% e di fratture non vertebrali del 23%, sia in anziani istituzionalizzati che ambulatoriali [27,52]. Nelle donne anziane supplementi di calcio carbonato (600 mgx2/die) sembrano efficaci ma solo se assunti regolarmente [35].
Ressa: Ho letto di uno studio in cui la somministrazione di supplementi di calcio e vitamina D in donne in post-menopausa non ha ridotto il rischio di fratture ed anzi aumentava l'incidenza di calcolosi renale [33]
Rossi: E' vero, ma bisogna dire che le donne arruolate nello studio erano sane, quelle del gruppo controllo avevano un buon introito alimentare di calcio e vitamina D e molte, in entrambi i gruppi, erano in terapia ormonale sostitutiva. Tutto questo potrebbe aver "diluito" l'effetto della terapia, senza contare che le dosi di vitamina D3 somministrate erano di 400 UI/die, quindi troppo basse, stando ai dati che ho citato prima. E' probabile che l'efficacia di calcio e vitamina D sia insignificante quando sommininistrati indiscriminatamente a tutte le donne in menopausa (anche se vale la pena di consigliare in ogni caso un adeguato apporto alimentare), mentre può aver più senso darli a gruppi selezionati: donne con osteoporosi o con fattori di rischio (anziane, con familiarità positiva per fratture, fumo, basso peso corporeo, scarso introito alimentare di calcio e vitamina D, scarsa esposizione alla luce solare, ecc.). Secondo un'analisi della letteratura effettuata da Clinical Evidence l'utilità nelle prevenzione delle fratture osteoporotiche può essere affermata per il calcio e la vitamina D in associazione e probabilmente anche per i derivati della vitamina D, di utilità non provata sarebbe il calcio da solo mentre di utilità discutibile è la vitamina D. Secondo uno studio recente però il calcio da solo potrebbe avere una sua utilità nel ridurre le fratture in soggetti sani [50]. D'altra parte una metanalisi di 29 RCT (per oltre 63.000 paziente) mostra che supplementi di calcio e vitamina D sono efficaci nel ridurre il rischio fratturativo, soprattutto se vi è una buona compliance, nei soggetti > 70 anni e per dosi di calcio di almeno 1.200 mg/die e di vaitamina D di almeno 800 UI/die [47].
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