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Il paziente anziano |
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Rossi: Si, gli eventi avversi da farmaci sono particolarmente frequenti negli anziani. Abbiamo già accennato ai motivi: ridotta metabolizzazione, ridotta capacità di escrezione epatica o renale, coesistenza di comorbidità. Ma credo che il fattore principale sia proprio l'uso di molti farmaci che amplifica il rischio di interazioni indesiderate. I farmaci più assunti dai pazienti sono quelli cardiovascolari, gli antinfiammatori-analgesici e gli ansiolitici-ipnotici. E' stato calcolato che effetti collaterali da farmaci, spesso difficili da individuare, possono realizzarsi fino ad un paziente anziano ogni 2-3 e che non di rado essi sono causa di ospedalizzazione. Bisogna quindi rivalutare sempre costantemente la terapia farmacologica, eliminando i prodotti non strettamente necessari, sfoltendo la terapia e semplificandola al massimo, anche per favorire la compliance.
Ressa: In effetti mi preoccupa sempre la funzionalità renale di un anziano, anche con valori di creatinina normale.
Rossi: In effetti sarebbe sempre preferibile far riferimento alla clearance della creatinina, che possiamo anche calcolarci con formula di Cockcroft:
Maschio = (140 – età in anni) x peso / 72 x creatinina Femmina = 0,85 x clearance creatinina del maschio
Ressa: Quello della compliance è un altro aspetto cruciale della terapia dell'anziano.
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