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La cura del paziente neoplastico |
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Rossi: Giusto, ed è bene conoscerle perché in questi casi è soprattutto il medico curante che si occupa del follow-up. Naturalmente gli effetti collaterali tardivi sono numerosissimi e variabili in dipendenza dei farmaci usati, per cui è impossibile farne anche solo un elenco parziale. E' consigliabile a questo proposito fare riferimento a pubblicazioni specifiche e consultare le schede tecniche dei singoli farmaci. Fra le principali, comuni a molti farmaci antiblastici, ricordo la fibrosi polmonare, la cardiomiopatia, la depressione midollare, l'epatopatia, le disfunzioni sessuali e gonadiche, nefropatia, ototossicità, ipotiroidismo, sindrome nefrosica, ritenzione idrica, neuropatie periferiche, ecc.
Ressa: A questo punto parlerei anche della anoressia/cachessia che colpisce i malati oncologici in stadio avanzato e che è caratterizzata da progressivo calo ponderale, nausea cronica e importante anoressia, astenia, facile stancabilità, riduzione della performance fisica, suscettibilità alle infezioni.
Rossi: Per la sindrome anoressia/cachessia vi sono buone evidenze della utilità di preparati a base di progestinici, somministrati per via orale, come il megestrolo e il medrossiprogesterone, che migliorano la qualità di vita, riducono l'anoressia e facilitano il recupero del peso corporeo.
Ressa: Non è specifico solo dei pazienti neoplastici ma si potrebbe dire qualcosa sui cateteri vescicali, sulle stomie e sulla nutrizione artificiale.
Rossi: In effetti non sono solo i pazienti oncologici che possono necessitare della cateterizzazione vescicale permanente, di una stomia (digestiva o urinaria) e della nutrizione artificiale. Anzi spesso si tratta di malati che hanno altre patologie, non meno gravi, come la demenza o il Parkinson. Cominciamo con il catetere vescicale. Il catetere di solito viene messo dall'urologo e per il medico curante i problemi principali sono quelli legati alla sua gestione a domicilio. A parte i casi urgenti in cui si deve porre un catetere per una improvvisa ritenzione urinaria (di solito pazienti prostatici), le indicazioni principali ad una cateterizzazione sono le fasi terminali e l'incontinenza urinaria.
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