Occorre avere molto attenzione a somministrare ossigeno ai pazienti ipercapnici di base. b. Scompenso cardiaco: la terapia è ovviamente rivolta alla risoluzione dei meccanismi fisiopatologici. Nel malato terminale può avere un ruolo importante il sovraccarico di liquidi, che trae giovamento dalla terapia con i diuretici dell’ansa; in caso d’insensibilità del tubulo, si può somministrare il Metolazone (Zaroxolyn, 5 mg. alle ore 14 p.o.), che ripristina l’azione della furosemide. c. Ostruzione della vena cava superiore: evenienza gravissima, sono indicate alte dosi di cortisonici e Radioterapia. d. Stridor: può rispondere ai cortisonici; in caso d’inefficacia richiedere una consulenza ORL e Radioterapia. e. Pneumotorace: indicato il ricovero per il drenaggio dello stesso. f. Embolia polmonare: eparine a basse dosi, morfina ed ossigenoterapia. g. Panico: benzodiazepine, rapidissima l’azione del Midazolam.
Ressa: Non abbiamo parlato della radioterapia (RT) palliativa
Dalla Via: Lo scopo della RT palliativa nei tumori incurabili è migliorare la qualità della vita residua; in Italia si ritiene che il 30% dei trattamenti radioterapici sia effettuato a scopo palliativo. Le indicazioni, prevalentemente a scopo antalgico, sono: a. Lesioni ossee; in questi casi può rivestire carattere d’urgenza. b. Lesioni midollari e della Cauda Equina c. Metastasi della base cranica d. Lesioni del plesso celiaco e. Sindrome mediastinica f. Dolore pelvico e rettale g. Infiltrazione dei tessuti molli