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La gestione del paziente terminale |
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Ressa: Come dare la morfina?
Dalla Via: La via orale, da preferire sempre finché possibile; la via sottocutanea, la più indicata tra le somministrazioni parenterali; la via endovenosa, utilizzabile per infusione continua in presenza di un C.V.C.; la via rettale, dotata di buon assorbimento, utilizzabile in caso di bisogno; è sconsigliata la via intramuscolare in quanto molto dolorosa
Ressa: Va bene, ma come regolarsi per l’aumento dei dosaggi?
Dalla Via: L’aumento del dosaggio è: del 50% ogni tre giorni; in caso di dolore intercorrente si può somministrare 1/6 della dose totale. In queste condizioni è fondamentale la rapidità d’azione, e può essere presa in considerazione la via rettale. In caso di somministrazione attraverso un sondino nasogastrico si deve utilizzare: a. la forma a rilascio controllato in capsule (Skenan) aperte e disciolte in liquidi freddi, somministrabile ogni dodici ore b. la forma in soluzione, che va ripartita in quattro somministrazioni giornaliere, rigorosamente ogni sei ore; lo sciroppo può essere somministrato anche per via rettale.
Ressa: Parliamo degli effetti avversi, spesso troppo temuti
Dalla Via: La rara e temuta depressione respiratoria, possibile, ad esempio, se somministrata in bolo e.v. ad un bronchitico cronico ipercapnico.
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