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La gestione del paziente terminale
Inserito il 19 febbraio 2006 alle 13:00:00 da A.Dalla Via. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Come dare la morfina?

Dalla Via:
La via orale, da preferire sempre finché possibile; la via sottocutanea, la più indicata tra le somministrazioni parenterali; la via endovenosa, utilizzabile per infusione continua in presenza di un C.V.C.; la via rettale, dotata di buon assorbimento, utilizzabile in caso di bisogno; è sconsigliata la via intramuscolare in quanto molto dolorosa

Ressa:
Va bene, ma come regolarsi per l’aumento dei dosaggi?

Dalla Via:
L’aumento del dosaggio è: del 50% ogni tre giorni; in caso di dolore intercorrente si può somministrare 1/6 della dose totale. In queste condizioni è fondamentale la rapidità d’azione, e può essere presa in considerazione la via rettale.
In caso di somministrazione attraverso un sondino nasogastrico si deve utilizzare:
a. la forma a rilascio controllato in capsule (Skenan) aperte e disciolte in liquidi freddi, somministrabile ogni dodici ore
b. la forma in soluzione, che va ripartita in quattro somministrazioni giornaliere, rigorosamente ogni sei ore; lo sciroppo può essere somministrato anche per via rettale.

Ressa:
Parliamo degli effetti avversi, spesso troppo temuti

Dalla Via:
La rara e temuta depressione respiratoria, possibile, ad esempio, se somministrata in bolo e.v. ad un bronchitico cronico ipercapnico.
 
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