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L'attività fisica come mezzo di prevenzione cardiovascolare |
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Rossi. Si può graduare l'intesità dell'attività fisica basandosi sulla frequenza cardiaca?
Bolognesi: Il battito cardiaco durante l’esercizio dovrebbe essere il 50-75% della riserva di frequenza cardiaca, ossia quella che viene definita il THR ( Target Heart Rate, cioè la Frequenza cardiaca mirata). Per gli appassionati che volessero conoscere la formula per calcolare il THR consiglio la lettura dell'appendice 1. Vi sono altri metodi per calcolare il carico lavorativo da prescrivere, ma si tratta di aspetti che interessano gli specialisti del settore.
Rossi: Penso che una attività fisica facile da praticare sia il camminare.
Bolognesi: Se un soggetto intende effettuare attività fisica camminando su una superficie piana, può essere prescritta attività su tapis-roulant in modo da generare il battito cardiaco desiderato. Lo “step rate” è il numero di passi fatti in 5 secondi alla velocità desiderata. Lo “step rate” può essere facilmente calcolato in quanto richiede meno impegno rispetto allo “heart rate” (battito cardiaco). Se si sceglie come attività fisica il camminare, il soggetto deve prestare massima attenzione ad eventuali malattie ed infortuni. Camminare in luoghi coperti o allenarsi in palestra, permette di evitare le conseguenze del maltempo, e inoltre è importante usare calzature adeguate al terreno che deve essere il più possibile uniforme e poco accidentato. L’attività fisica dovrebbe essere supervisionata per i primi periodi per assicurarsi che siano state comprese bene le istruzioni e che l’attività sia ben tollerata. Il soggetto può anche regolare da solo l’intensità dell’esercizio, utilizzando i propri monitor naturali della dispnea e della percezione di forza. È a disposizione anche uno strumento (scala di Borg) che misura il livello di sforzo percepito. Per chi fosse interessato consiglio la lettura dell'Appendice 2. Se ben tollerata, l’attività fisica può essere aumentata. All’inizio, la giusta intensità di allenamento comprende un battito cardiaco dal 60 al 70% del battito cardiaco massimo (attività moderata). Comunque molti soggetti possono avere la necessità di iniziare da un’attività leggera (dal 40 al 60% del battito cardiaco massimo). Non appena viene stabilito il livello di attività più sicuro, la durata deve essere aumentata di 5 minuti ogni settimana. Successivamente, non appena la forza aumenta e la risposta del battito cardiaco diminuisce con l’allenamento, l’intensità può essere aumentata con una frequenza di 3-6 volte a settimana. A questo punto può essere aggiunto qualche esercizio di resistenza come descritto in precedenza. Queste direttive sono state definite sicure ed efficaci nella prevenzione secondaria.
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