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Diabete
Inserito il 21 febbraio 2006 alle 19:16:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Stucchi:
Aggiungerei di chiedere sempre espressamente se è presente claudicatio agli arti inferiori. E’ un sintomo che molti tendono a non riferire.

Rossi:
Questi invece gli accertamenti da richiedere: glicemia basale e post-prandiale (2 ore), emoglobina glicata (HbA1c), profilo lipidico, esame emocromocitometrico, creatinina, esame urine (eventuale urinocoltura), microalbuminuria, elettrocardiogramma, visita oculistica per fondo oculare. Le emoglobine glicate (tra queste la più specifica è l'HbA1c) sono degli indicatori del compenso metabolico. Mentre la glicemia è una determinazione puntiforme, l'HbA1c fornisce indicazioni retrospettive prolungate (generalmente di 2-3 mesi) di com'è stato il compenso glicemico. Per questo motivo non ha senso richiedere un dosaggio della glicoemoglobina troppo spesso, possono bastare determinazioni ogni 4-6 mesi. I valori normali sono < 6%, valori compresi tra 6 e 7% indicano in genere un buon compenso metabolico; valori tra 7% e 8% indicano un compenso accettabile; valori > 8% indicano la necessità di azioni terapeutiche correttive. Falsi aumenti della glicoemoglobina in soggetti non diabetici si hanno: per errori di laboratorio, in presenza di emoglobine anomale che migrano insieme all'HbA1c (come l'HbF delle talassemie ma anche altre emoglobine patologiche), nella splenectomia (aumentata sopravvivenza delle emazie con conseguente sovrastima dell'HbA1c), farmaci (antibiotici, asa), abuso etilico,insufficienza renale cronica, marcata iperlipemia.

 
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