Rossi: Anche la periodicità del follow-up andrà stabilita di volta in volta. Si può prevedere, in linea generale, un controllo clinico ogni 3 mesi, esami ematochimici ogni 3-6 mesi, elettrocardiogramma e fondo oculare ogni 12 mesi (o anche ogni 24 mesi se non ci sono problemi particolari). Lo schema comunque deve essere flessibile e non troppo rigido ma i controlli saranno più ravvicinati nel diabetico con danni d'organo.
Ressa: Torniamo alla terapia: trattamento GLOBALE, quindi.
Rossi: Si. Non bisogna stancarsi di ripetere che è più importante trattare i fattori di rischio che la glicemia.Purtroppo anche recentemente sono stati pubblicati degli studi che mostrano come i diabetici, anche quelli con complicanze aterosclerotiche già in atto, siano trattati in maniera non ottimale (aceinibitori, asa, statine risultano poco prescritti) se seguiti solo sotto il profilo glicemico [26]. Ressa: Iniziamo dalla dieta.
Rossi: Va impostato un corretto programma dietetico che non si discosta da quello consigliato nel capitolo sul rischio cardiovascolare.