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Diabete
Inserito il 21 febbraio 2006 alle 19:16:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Statine?

Rossi:
L'ipercolesterolemia va trattata con statine. Il target consigliato è un valore di LDL < 100 mg/dL. Secondo alcuni le statine sarebbero da somministrare praticamente a tutti i diabetici, secondo altri solo se vi è almeno un altro fattore di rischio associato. La "querelle" nasce dal fatto che mentre due studi (il CARDS e l'HPS) hanno dimostrato i buoni risultati delle statine nei diabetici, anche con valori di colesterolo "normali", altri due studi (ASCOT, ALLHAT, ASPEN) hanno dato risultati negativi proprio nei diabetici. Per ulteriori particolari rimando a quanto detto nel capitolo sul rischio cardiovascolare.

Ressa:
E l'aspirina?

Rossi:
L'aspirina è sempre da prendere in considerazione, anche se vi sono emerse, in questi ultimi tempi, posizioni critiche [14]. Probabilmente non deve essere somministrata a tutti i diabetici, ma suggerirei di valutarne l'uso in quelli che oltre al diabete hanno altri fattori di rischio. In questi infatti i benefici antitrombotici superano sicuramente i rischi emorragici e quindi l'intervento ha un profilo favorevole. Al contrario nei diabetici a rischio più basso (ben compensati, non ipertesi, senza segni di danno agli organi bersaglio, senza storia di cardiopatia o ictus, non fumatori, ecc.) probabilmente i benefici della terapia antiaggregante sono ridotti. E' evidente invece che nei diabetici che hanno già avuto un evento cardiovascolare (infarto, ictus, TIA) o che soffrono di vasculopatia periferica la terapia con aspirina si impone, a meno di controindicazioni o intolleranze. Mi sembra si possa concludere che per il momento non sappiamo con sicurezza quali siano i diabetici a cui si debba prescrivere l'aspirina [24] ma è ragionevole trattare i soggetti a rischio più elevato.
Questo è tanto più vero se si considerano i risultati negativi ottenuti dall’asa in due RCt recenti [47,50].
Insomma se non è zuppa è pan bagnato e alla fine si scivola sempre nel solito discorso, più un paziente è in pericolo più va trattato.
Anche per l'asa rimando, per altri particolari, a quanto detto nel capitolo sul rischio cardiovascolare.
Nel corso del 2009 l'uso dell'ASA in prevenzione primaria, sia nei diabetici che nei non diabetici, è stato rivisto criticamente perchè i benefici potrebbero essere stati sovrastimati [53,54,55].
All'argomento abbiamo dedicato alcune pillole alle quali rimandiamo per approfondimenti:
http://www.pillole.org/public/aspnuke/newsall.asp?id=4552
http://www.pillole.org/public/aspnuke/newsall.asp?id=4675
http://www.pillole.org/public/aspnuke/newsall.asp?id=4856




 
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