Ressa: Io prescrivo l’insulina, non mi convince il discorso dei 3 antidiabetici orali.
Rossi: In effetti l'uso dell'insulina nel diabete tipo 2 sta aumentando. Sono disponibili molti tipi di insulina e vari schemi terapeutici, il che permette una terapia personalizzata ma complica il processo decisionale. Conviene che il medico prenda confidenza con due o tre tipi di insulina e impari ad usarli. Comunque ti cito le conclusioni di un editorialista che commentava due studi che paragonavano regimi insulinici diversi: non importa quale regime tu scelga, l'importante è che funzioni, che sia sicuro e accettato dal paziente [28].
Ressa: Mi sembrano parole sagge. Passiamo a descrivere i vari tipi di insuline.
Rossi: Schematicamente possiamo dire che vi sono due tipi di insuline: quella rapide e quelle ritardo. Le insuline rapide (o regolari) si somministrano subito prima dei pasti. Sono disponibili due analoghi dell'insulina (insulina lispro e insulina aspart) che sono assorbite più regolarmente ed hanno un' azione più breve. Le insulina ritardo vengono suddivise in base alla durata d'azione in intermedie, lente e ultralente. Di solito sono iniettate una o due volte al giorno in modo da mimare la secrezione insulinica naturale basale. Spesso si miscelano insuline ritardo e insuline rapide ma in questo caso sono più comodi i preparati già pre-miscelati del commercio con un rapporto standard tra le due insuline (per esempio 30/70 0 40/60). Come ho già accennato vi sono poi gli analoghi dell'insulina a breve (insulina aspart e insulina lispro) e a lunga durata d'azione (insulina detemir e glargine). Sono utili soprattutto nei diabetici tipo 1 con frequenti ipoglicemie ma per il momento non sembra giustificato l'uso in prima istanza in tutti i diabetici che necessitano di terapia insulinica [27].