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Diabete |
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Ressa: Io mi comporto diversamente anche per far accettare al paziente l’insulina, parto solo con l’aggiunta di una somministrazione serale ritardo (10 unità) 2 ore dopo cena. Aggiungo che il medico non deve aver paura di aggiungere l’insulina nei diabetici di tipo 2, essi sono per definizione insulino-resistenti, quindi le glicemie non colano a picco, sono i diabetici di tipo 1, gli insulino-privi, che mostrano una rapida risposta all’insulina.
Rossi: Può essere utile continuare la metformina per prevenire, come dicevo, l'aumento del peso e ridurre la dose di insulina richiesta. In caso di mancato controllo glicemico lo schema insulinico può essere variato, passando a 3 (per esempio aggiungendo allo schema base insulina rapida a mezzogiorno). Alcune volte è necessario usare schemi più complessi con 4-5 somministrazioni giornaliere (3 somministrazioni di insulina rapida pre-prandiale e insulina ritardo alla mattina e alla sera).
Ressa: Io passo gradualmente a 3 dosi: Rapida, Rapida, Rapida + Intermedia non precostituita la sera, tanto il paziente ha accettato l’idea dell’insulina e non fa più resistenze; in soggetti “recettivi” tento le 4 dosi ma non ne ho molti.
Rossi: Riassumo le caratteristiche principali delle varie insuline:
Insulina rapida o regolare: Inizio d'azione: 30 minuti; picco:1-5 ore; durata: 8 ore Insulina intermedia: Inizio d'azione: 30 minuti-3 ore; picco: 4-12 ore; durata: 18 ore Insulina lenta: Inizio d'azione: 30 minuti-4 ore; picco: 6-12 ore; durata: 24-26 ore Insulina ultralenta: Inizio d'azione: 2-4 ore; picco: 6-18 ore; durata: 26-28 ore
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